Il maltempo non ferma il deltablues: la prima delle quattro serate della seconda parte di cartellone si è svolta regolarmente
La pioggia e il temporale che si sono abbattuti anche su Rovigo nel tardo pomeriggio di giovedì, non sono riusciti a fermare il triplo evento organizzato in piazzetta Annanoria, da Ente Rovigo Festival.
Dapprima è stata la volta di Mauro Zambellini, che – coadiuvato da Marco Denti e Antonio Boschi – ha presentato il libro dal titolo “The Allman Brothers Band: i ribelli del southern rock“. Il tutto avrebbe dovuto svolgersi in piazza Merlin, ma la pioggia ha costretto gli organizzatoti a rifugiarsi all’interno di uno dei porticati della piazzetta Annanoria.
È seguita la cena, nella vicina Taverna degli Artisti, dove in un tavolo erano presenti i vari musicisti e nell’altro i componenti della giuria, compreso il Rovigo Jazz Club, che sono stati impegnati in seguito nelle votazioni delle finali nazionali utili per accedere al concorso International Blues Challenge 2023, in programma a fine gennaio prossimo a Memphis.
Grazie ad un super lavoro dei tecnici, che si sono adoperati nel cambio dei cavi sul palco, bagnati dalla pioggia, rendendo così tutto al massimo della sicurezza per gli artisti, la serata è iniziata con un ritardo di circa un’ora sulla tabella di marcia, anche se rispetto alle altre serate, dove c’era sempre stato il ritardo canonico di mezz’ora, si può dire che facendo un raffronto il minutaggio di ritardo è stato solamente di 30 minuti..
Si sono esibiti la Little Albert Band di Montebelluna, trio, che ha proposto due brani inediti e una cover dei mitici Cream; Ale Ponti, chitarrista di Milano, il quale ha proposto quattro sue canzoni, aventi tutte titoli molto originali; da Codogno il Big Man James Trio.
Ognuno ha avuto 20 minuti per esibirsi.
A seguire è stata la volta della giovane cantante e musicista di Schio, Elli De Mon, che ha proposto il concerto “Countin’the Blues – Donne Indomite”, raccontando attraverso storie vere, quelle che sono state le vite vissute dalle donne del blues un centinaio di anni fa, nell’America della segregazione razziale.
Alla fine di questa esibizione si è avuto il responso della giuria per l’International Blues Challenge formata da Antonio Boschi (Il Blues e presidente di giuria), Lorenz Zadro (Blues Made In Italy), Mauro Zambellini (Buscadero), Claudio Donà (Conservatorio Rovigo) e Nicola Ricci (Rovigo Jazz Club).
I cinque giurati, dopo attenta analisi hanno espresso i loro voti che hanno decretato quale vincitore in cantante e chitarrista Ale Ponti che, quindi, avrà l’onore di rappresentare il Deltablues a l’Italia tutta alle prossime finali mondiali che si svolgeranno nell’inverno 2023 in territorio americano.
Il Deltablues è organizzato da Ente Rovigo Festival e Fondazione Rovigo Cultura, grazie all’importante sostegno della Fondazione Cariparo, il patrocinio della Regione, il patrocinio e il sostegno della Provincia di Rovigo e dei Comuni di Adria, Lendinara, Loreo, Rosolina e Rovigo, la collaborazione del Conservatorio Statale “Francesco Venezze” di Rovigo e del CUR Consorzio Università di Rovigo.
Partner di questa edizione sono:
Rovigo Jazz Club, Assonautica Veneto-Emilia, Slow Food Rovigo, le web radio RadioBlueTu di Rovigo e Stazione Blues Radio di Bologna, il periodico La Piazza (media partner del Festival).
Si ringraziano Coop Alleanza 3.0 e Fast Green Rete Energy, main sponsor del Festival.
L’acquisto dei biglietti in prevendita è fino alle 23:59 del giorno antecedente i singoli concerti, sul sito www.diyticket.it (telefono 060406).
Per informazioni consultare il sito www.deltablues.it, spedire una mail a info@deltablues.it, telefonare al 346 6028609, visitare le pagine Facebook @DeltaBlues e Instagram @deltablues_rovigo.
Tutti i concerti con ingresso a pagamento prevedono la riduzione sul costo dei biglietti del 20% per under 18, over 65, i titolari di UNIVERCITY CARD del Consorzio Università Rovigo, i soci Coop Alleanza 3.0, i soci Rovigo Jazz Club e Slow Food Rovigo e gli allievi dei Conservatori “Francesco Venezze” di Rovigo e “Antonio Buzzolla” di Adria.
No responses yet