Deltablues 2023 IBC, Gennaro Porcelli, The Honey Swamp Band

L’Arena Spettacoli del Censer ha aperto venerdì sera, la tre giorni finale della 36. edizione del Festival internazionale DeltaBlues Rovigo.

Il programma di venerdì sera è stato molto denso. Dapprima si sono svolte le finali della 39. edizione dell’International Blues Challenge. Le preselezioni dei concorrenti che hanno partecipato alla finale italiana di Rovigo, si erano ultimate a maggio.

L’International blues challenge si svolgerà come da consuetudine a Memphis nel gennaio 2024, tra i principali locali lungo Beale Street e l’Orpheum Theatre, storica sede della finalissima mondiale di questa “Battle Of Band”, organizzata dalla Blues Foundation.

In Italia tutto è iniziato nel 2005, con la collaborazione di diverse realtà operanti in campo musicale, composte da Rootsway, Roots’n’Blues & Food Festival di Parma, assieme a Deltablues Rovigo, coadiuvati da Il Blues Magazine.

Anche quest’anno i giudici sono riusciti ad ascoltare tutto il materiale pervenuto e a decretare i nomi dei tre finalisti per la selezione dei rappresentanti italiani di questa importante competizione. Sul palco di Rovigo si sono esibiti per primi Alberto Visentin (proveniente dall’alto Veneto) & Rob Daz, seguiti dalla modenese Ellen River che ha proposto alcuni brani del suo ultimo album “Life” composto da ben 27 canzoni più una cover.

A vincere però sono stati i Sacromud, con il loro rock-blues dalle atmosfere grunge. La giuria di esperti che ha espletato il duro lavoro di ascoltare e votare tutti i partecipanti, era composta da: Marcello Matranga – ADMR Radio, Maurizio Galli – MusicalMind, Stefano Tognoni – Il Popolo del Blues, Domenico Di Lascio – Presidente Festival Pignola In Blues, Gianni Zuretti – Free Zone, Francesco Paracchini – L’isola che non c’era, Lorenz Zadro – A-Z Blues, Gabriele Dellepiane – Musicista, Matteo Bossi – Il Blues Magazine, Aldo Pedron – Giornalista e scrittore.

Gli ospiti della serata sono stati Gennaro Porcelli BB Band, che ha incantato i presenti con i suoi straordinari assoli di chitarra, ma anche con la sua simpatia. «Era da tanto tempo che volevo prendere parte al DeltaBlues» ha dichiarato il chitarrista di Edoardo Bennato, una volta salito sul palco e presentato dal bluesman padovano Max “Alligator” Lazzarin.

A chiudere The Honey Island Swamp Band, che prende il nome da una palude che si trova al confine tra Louisiana e Mississippi, la Honey Isle Swamp, che ha proposto l’ultimmo lavoro discografico, “Custom Deluxe”, che si annuncia come l’album più riuscito e maturo della loro carriera.

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